di FLORIANA PACELLI
Raccogliendo un bisogno dell’Istituto statale Leonardo Da Vinci di Parigi, il Comites di Parigi ha promosso un progetto insieme ad APSI di un ciclo di incontri a scopo preventivo, rivolti agli studenti delle classi della scuola media e del liceo, sui principali rischi di patologia e disagio all’adolescenza quali il fenomeno del bullismo e delle dipendenze anche in considerazione della rivoluzione digitale e dell’impatto di essa sulla società.
Grazie alle competenze di psicologi clinici di lingua italiana che lavorano stabilmente in istituzioni ospedaliere e para ospedaliere francesi, in collaborazione con Apsi, sono stati realizzati su due anni accademici diversi incontri presso la scuola italiana di Parigi coinvolgendo le classi medie ed il liceo.
Quest’anno il primo incontro si è tenuto il 5 febbraio sul tema del rischio e degli effetti di dipendenza agli schermi per gli adolescenti all’epoca della rivoluzione digitale. All’incontro sono intervenute la Dott.ssa Emanuela Surace, psicologa, psicoanalista, specialista delle dipendenze (Hopital de Meaux, Apsi) e la Dott.ssa Floriana Pacelli (psicologa, Hopital Necker Enfants Malades, Apsi).
Il secondo incontro ha avuto luogo il 5 maggio sul tema del « Bullismo e Cyberbullismo, rischi ed affetti all’adolescenza », animato dalla Dott.ssa Ombretta Graciotti (psicologa, psicoanalista, CMP Infanto Juvénile, Ospedale Barthelemy Durand, APSI) e dalla Dott.ssa Floriana Pacelli.
Nel 2023 tre incontri già realizzati, erano rivolti solo alle classi medie sul tema del bullismo, delle dipendenze e dei disturbi del sonno. A questi incontri hanno partecipato altri membri di APSI come la Dott.ssa Cinzia Crosali (psicologa e psicoanalista) e il Dott. Fabrizio Orefice (psicologo e psicoterapeuta, CMPP di Vitry sur Seine) insieme alla Dott.ssa Alice De Sanctis, medico pneumologo, Hôpital de Versailles (Consigliera Comites, co-scrittrice del progetto Comites).
I giovani sono il nostro futuro, se interveniamo su di loro, trasmettiamo dei valori e li aiutiamo a crescere.
La scuola rappresenta il primo luogo di socializzazione per i bambini e la prima iscrizione nella società.
Fare prevenzione su argomenti come il bullismo e le dipendenze direttamente nelle scuole è essenziale. Le conseguenze deleterie dei disagi all’adolescenza possono essere in effetti prevenute investendo in formazione e prevenzione direttamente sia sulle giovani generazioni che sul personale scolastico.
L’opportunità di trattare questi argomenti sensibili in lingua italiana rappresenta un valore aggiunto che rende gli interventi particolarmente efficaci. Inoltre i temi sono trattati in maniera interattiva dialogando con i ragazzi e utilizzando dei supporti mediatici adattati.
Ogni incontro, della durata di circa due ore, svolto da due psicologi, coinvolge i ragazzi di fascia di età omogenea, adattando di conseguenza a questa le modalità di trasmissione dei messaggi e lo sviluppo delle interazioni.
Gli incontri svolti finora hanno registrato un grande interesse da parte dei ragazzi generando un dialogo vivo e molto partecipato, allo stesso modo il personale docente ha apprezzato gli interventi e le riflessioni che questi hanno fatto scaturire nelle classi tanto da chiedere, attraverso il dirigente scolastico, che il progetto possa continuare negli anni a venire.
Come psicologa ho tenuto molto a questo progetto in quanto ritengo che ogni incontro e scambio con i giovani arricchisce mutualmente entrambi nell’idea essenziale della trasmissione tra generazioni.